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Scritti da Adriana

La miglior cura è vivere secondo natura



Foto dal Web

Ho sempre amato molto la natura, starci a stretto contatto, starci dentro. Mi fa sentire in armonia con me stessa e con  il tutto. Mi ritengo fortunata, perché vivo in un posto in cui basta mettere il piede fuori casa per entrare in un bosco, o per godere di belle montagne e di un magnifico lago. Ma non per tutti è così. Viviamo in una società altamente urbanizzata, che ci da molto e che ci chiede ancora di più. Assaporare la bellezza e la saggezza della natura o di noi stessi, è spesso un lusso di rari momenti o dei fine settimana. Come sarebbe la nostra vita se seguisse uno stile diverso? Se avessimo altre priorità? Cerchiamo il benessere e l’armonia in mille direzioni e perdiamo di vista l’essenziale. Questo è il punto di partenza, per condividere qualche riflessione che arriva da una saggezza antica.

Secondo la medicina orientale é l’armonia dell’uomo con la natura, che fa nascere e nutre la vita. La natura essenziale dell’esistenza è rimasta invariata da milioni di anni, e per mantenersi vivi ed in buona salute, serve sviluppare una sana abitudine di vita che si adegui alla natura e alle sue leggi.

I saggi dei tempi antichi seguivano la legge dello Yin e dello Yang (le due polarità energetiche opposte e complementari che governano ogni fenomeno), ordinavano la loro vita in armonia con i cicli delle stagioni, praticavano la moderazione nel bere e nel mangiare e facevano attenzione a non lavorare troppo.

Nel ‘Testo classico di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo’ è scritto: “Le persone al giorno d’oggi eccedono nel bere e nei piaceri. La loro bramosia non conosce limiti e sono sempre dediti a soddisfare le proprie passioni. In questo modo essi esauriscono la propria essenza vitale. Non rispettano i ritmi e i cicli naturali ma, al contrario, vanno cercando eccitazioni continue e non si rilassano mai. La gente di questo tipo diviene debole e fiacca in meno di cinquant’anni, perché la loro vita manca di ordine e disciplina”.

Per mantenerci in buona salute, serve sviluppare la consapevolezza di chi siamo veramente. Non siamo solo un corpo fisico, ma un’unità di corpo-mente-spirito. Essere vivi e parte attiva della vita, presuppone armonia e integrità in ogni aspetto che ci caratterizza, e una conoscenza olistica (dal greco όλος = totalità, globalità) di noi stessi.

L’OMS ha definto così la salute: Lo stato ottimale di benessere fisico, mentale e sociale – e non semplicemente come assenza di malattia e di infermità.

La vera salute è segno di un equilibrio generale, nel quale si ha la capacità di recuperare velocemente gli squilibri causati dal lavoro o da altre attività. L’approccio orientale verso il benessere, è sempre teso al mantenimento e all’accrescimento della vitalità della persona e alla prevenzione della malattia, più che a combatterla una volta contratta.

La salute è frutto di un responsabile e consapevole atto di presa di coscienza di noi stessi e dei nostri bisogni; è la capacità di vivere una vita serena e armoniosa, fatta di una piacevole disciplina nel rispetto della nostra natura umana e divina, e dell’ambiente in cui viviamo. La meditazione, le pratiche che armonizzano la vitalità e un’alimentazione sana, dovrebbero essere attività quotidiane perfettamente integrate nelle nostre giornate, e non cose da farsi nel ‘tempo libero’ che già il termine fa riflettere…

Secondo questa antica saggezza dunque… la miglior cura? è vivere secondo natura.

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L’Elemento Acqua: l’energia dell’inverno



L’Elemento Acqua: l’energia dell’inverno

Le funzioni energetiche di Reni e Vescica urinaria, sono associate all’elemento Acqua, che nel nostro organismo presiedono alla funzione di purificazione e corrispondono alla stagione invernale. Fonte primaria di energia e simbolo di vita, l’Acqua è capace di scavare giorno dopo giorno anche la pietra più dura; in continuo movimento e trasformazione, permette la vita sulla terra e compone in grande percentuale il nostro organismo.

All’interno del nostro sistema energetico, la manifestazione più vistosa dell’equilibrio di questo elemento è determinata dalla ‘forza di volontà’. Un elemento Acqua in buone condizioni, rende la persona tenace e resistente, costante nei propri intenti, e piena di risorse per gestire gli impegni e lo stress anche per lunghi periodi. Un buon elemento Acqua favorisce inoltre il rapporto con l’inconscio, col mondo interiore e delle emozioni. Si avranno fluidità, adattabilità e fiducia nella vita.

Lo squilibrio energetico, può essere invece rivelato da sintomi come mancanza di volontà e di voglia di fare, scarso desiderio di intraprendere cose nuove, paura, assenza di iniziativa sessuale, pessimismo, disturbi nervosi, del sonno e dell’udito.

Per sostenere e preservare l’energia di Reni e Vescica urinaria, in inverno è consigliabile uno stile di vita che favorisca il recupero e la conservazione dell’energia vitale. Può essere utile ritagliarsi dei momenti di tranquillità, dedicarsi ad attività come la meditazione, l’ascolto di buona musica e rallentare… l’inverno in natura è un tempo che ci invita a riposare, a dormire più a lungo, e a far scorta di energie preziose che ci serviranno per il risveglio di primavera.

Anche l’alimentazione adeguata può essere di grande aiuto: è consigliabile prediligere cibi cotti, poiché nella stagione fredda il corpo ha bisogno di calore, ottimi la frutta secca, i semi di zucca, di lino e di sesamo e in generale tutti i legumi. Tra i cereali il riso, l’avena e il grano saraceno. Naturalmente… all’elemento Acqua fa molto bene anche bere!

Ovviamente lo Shiatsu può contribuire efficacemente a riequilibrare e armonizzare la nostra energia vitale, sempre! Perché aspettare di avere un disagio per ricevere un bel trattamento Shiatsu? Stimolare la vitalità, dedicarsi del tempo per conoscere e riconoscere il proprio corpo e i messaggi che ci invia, contattare le nostre potenzialità innate… insomma prendersi cura di sé, è sempre un sano modo di amarsi!

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Pensieri in libertà, lungo la Via



Bolla di saponeCol tempo ho compreso che le cose più importanti, quelle che mi cambiano, non vanno cercate ma attese.
Sono loro che mi trovano – sempre – con la precisione infallibile dell’universo, che sa, quando il momento è perfetto, che vede quando sono pronta, molto prima di me.

Le cose più importanti spesso giungono come un’intuizione rapida e precisa, come il guizzo di dover fare qualcosa senza avere il tempo di pensarci, come una parola ascoltata che mi accende dentro, o come un incontro non programmato.

Le cose più importanti arrivano e restano se vengono accolte, ma sanno anche attendere… per tornare sotto altre vesti in tempi più maturi.

Ho dovuto imparare a farmi da parte (difficilissimo!), a fidarmi, a collaborare con le improvvisazioni bizzarre della Vita, rinunciando il più possibile a chiedermi il perché. La mente vuole sapere tutto, tempi, modi, particolari… ma l’anima ride di queste piccolezze, e mi invita, anzi mi spinge tra le braccia accoglienti dell’ignoto. L’esperienza posta sul cammino spesso non è semplice, anzi! ma rappresenta una sfida perfetta per crescere, e per andare oltre.

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I doni dell’elemento Legno: espressione di sé, flessibilità e pianificazione



Bimba in primaveraLa Primavera mi stimola e porta alla luce insieme alle gemme, ai fiori e ai profumi intensi e inaspettati, un nuovo desiderio… quello di scrivere. E così, continuerò a raccontarvi dell’energia di questa stagione così straordinaria, la mia preferita. Il vento che spesso ci fa visita in questo periodo, porta con se l’idea del movimento e della leggerezza… e così pensieri ed emozioni viaggiano danzando insieme a lui.

Come già accennato, l’energia della primavera è associata all’elemento Legno, formato dalla coppia energetica di Fegato e Cistifellea, nei due aspetti (Yin e Yang) che lo costituiscono, e rappresenta il sé individuale che si esprime.

L’energia di questo elemento, dona la capacità di fare progetti e di prendere decisioni in modo flessibile ed armonico.

Una buona energia del Fegato dona capacità ideativa, coraggio, flessibilità, pazienza, consapevolezza e creatività. Ma il Fegato è anche un organo risoluto che possiede virtù ‘guerriere’, ed all’occorrenza è in grado di attivare l’ira, emozione che fa sorgere dal nulla energie potenti. Viene danneggiato dalla rabbia che si protrae per lunghi periodi di tempo, sia essa espressa o repressa – dall’alcool, dall’abuso di farmaci e da un’alimentazione scorretta.

Dall’energia della Cistifellea dipende la nostra capacità decisionale. Indecisione, eccessiva preoccupazione per i dettagli, fissazioni, rancore e frustrazione, ma anche scoppi d’ira incontrollati, ne denotano una disarmonia energetica. Si avranno inoltre tendini e articolazioni rigide, e scarsa flessibilità fisica e mentale.

cinque-elementi

L’elemento Legno è figlio dell’elemento Acqua (associato all’inverno), costituito dalla coppia energetica di Rene e Vescica urinaria. E’ talmente stretto il legame fra Acqua e Legno, che disarmonie dell’uno, si ripercuotono immediatamente sull’altro. E’ dunque importante in primavera armonizzare il Legno e sostenere l’Acqua, che esce dal periodo invernale talvolta esaurita. A questo scopo può essere di aiuto immergersi nella natura, beneficiare del suo potere curativo e rigenerante, ricaricando i polmoni di nuova energia e il cuore di tanta bellezza; mangiare cibi leggeri ma nutrienti, e dormire qualche ora in più andando a letto prima la sera.

La stessa corrente di vita che scorre nella natura, si muove in noi. Noi siamo natura.

Vieni, primavera,
imprudente e audace amante della terra,
dai voce al cuore della foresta!
Vieni in raffiche irrequiete
dove i fiori sbocciano improvvisi,
fai spuntare nuove foglie!
Scoppia, come una rivolta di luce…
Irrompi nella città rumorosa,
libera parole ed energie soffocate,
dai forza alla nostra svogliata battaglia
e conquista la morte!
– Rabindranath Tagore –

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La Primavera e l’elemento Legno: Fegato e Cistifellea



243662b0-e065-43b0-9204-6b506f98c0b7In Primavera l’energia dell’Elemento Legno si esprime al massimo. Il Legno dona l’entusiasmo delle nuove scoperte, la flessibilità, la creatività, la capacità di fare nuovi progetti. 

La Primavera è un buon momento per iniziare un’attività che aiuti a portare consapevolezza in te (Shiatsu, Meditazione, Yoga…), ma è anche il periodo migliore per dedicarsi alle attività che stimolano l’elasticità dei muscoli, dei tendini e dei legamenti, governati dall’energia potente e vigorosa del Legno. La primavera poi, ci offre la possibilità di nutrire al massimo il senso della vista, anch’esso di pertinenza del movimento Legno. Ora tutto è perfetto per immergersi nella bellezza della natura, ricaricandosi di energie fresche e vitali.

Tuttavia, disturbi che si aggravano in questo periodo dell’anno come stanchezza, difficoltà digestive, irascibilità o malumore, dolori muscolari e tendinei – possono indicare uno squilibrio dell’energia Legno. In questi casi può essere di aiuto il riequilibrio energetico con lo Shiatsu – insieme a semplici accorgimenti che favoriscono la depurazione dell’organismo dalle scorie accumulate durante il periodo invernale.

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Verità è benessere



Verità è benessereTratto da ‘Mani di Luce’ di Barbara Ann Brennan

Pian piano s’impara che dare è ricevere e ricevere è dare. La cosa più difficile da apprendere è l’Amore di sé; ma se non vi permeate di amore come potete darlo agli altri? Ci vuole pratica per imparare a volersi bene e tutti abbiamo bisogno di questa pratica. L’Amore di sé deriva dal vivere in modo tale da non tradire sé stessi, dal vivere secondo la propria verità.

Il vostro desiderio più profondo, ciò che desiderate fare più di tutto è esattamente quello per cui siete venuti al mondo. Il modo migliore per assicurarvi la salute è di farlo.

Ogni malattia è un messaggio diretto che vi dice in che modo non avete amato ciò che siete, come non vi siete occupati di voi stessi al fine di essere la persona che siete. Questo principio è alla base di ogni forma di guarigione.

Non appena avete deciso di seguire con dedizione la vostra vera via e di dare a questo l’assoluta priorità nella vostra vita, vi rendete conto di come l’esistenza che conducete sia governata da una dinamica fondamentale, un processo che vi porta attraverso una serie di panorami interiori – ciascuno dei quali modifica il carattere della vostra realtà personale. Cominciate a comprendere il rapporto di causa-effetto che esiste fra la vostra realtà interiore e il “mondo esterno”.

La prima cosa in cui vi imbattete quando decidete di dedicarvi e di seguire la vostra strada è la paura.

Esaminando il vostro comportamento comprenderete pian piano come i rapporti di causa-effetto siano molto più chiari, e di come voi stessi vi procuriate, in un modo o nell’altro le esperienze negative. Questa è una verità molto difficile da ammettere. Nascosto dietro le esperienze dolorose che vi create troverete un effettivo intento a vivere la vita in quel modo.

Nel profondo vi è una parte di voi che sa di poter affrontare e superare qualsiasi cosa. Se vi guardate dentro scoprirete la vostra richiesta di non dover sperimentare ciò che temete; ma se vi lasciate andare e vi affidate alla scintilla divina che è in voi, vi renderete conto che probabilmente avete bisogno di affrontarlo. E mentre vivete l’esperienza temuta, la paura si trasformerà in amorevole compassione.

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Cosa significa “essere felici”?



Ecco un articolo che condivido con grande piacere!

Cosa significa ‘essere felici’? Significa allenarsi ad esserlo, concretamente e quotidianamente scegliendo di andare incontro a noi stessi nel modo più autentico.

Essere felici richiede consapevolezza e costante presenza… essere felici è una scelta, non qualcosa ‘che capita’. Siamo disposti ad essere felici? Ad andare incontro a noi stessi e a misurarci con Amore con le sfide che la vita ci offre costantemente ed inesorabilmente?

Ringrazio Stefano Scialpi per averci dato una visione realistica e concreta della felicità. Buona lettura!

http://www.benesserecorpomente.it/essere-felici-il-passo-migliore/

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La Primavera, tempo per nutrire il Chakra del Cuore



1557484_10152348460656974_1742524005_n (1)Grazie al Chakra del cuore siamo in grado di cogliere l’essenza della bellezza e il senso dell’armonia negli esseri e nelle cose.

Camminare in un bosco in primavera, meditare sui boccioli che stanno per aprirsi, osservare il cielo che si tinge dei colori dell’aurora, ascoltare musica classica, circondarsi del colore verde…il colore della primavera appunto. Sono tutte attività che regolano questo vortice.

Il nostro chakra del cuore saprà nutrirsi anche grazie al profumo delicato dell’essenza di rosa e la bellissima pietra smeraldo.

Quando questo Chakra è in perfetto equilibrio si perde l’ansia del possesso e prevalgono l’amore e l’altruismo incondizionato.

Buona primavera a tutti!

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Noi e la crisi… interiore? Tempo di riflessioni



Stiamo vivendo tutti tempi impegnativi, o se preferite tempi difficili. E’utile e concreto riconoscerlo. Mi fanno sorridere alcune affermazioni di chi dice che non è così per tutti, e che la crisi viene sperimentata come tale, solo da alcuni. Tutti sperimentiamo la crisi, ammesso che si riesca ad affrontare con sufficiente equilibrio la propria, sicuramente non si sfugge all’influenza più o meno intensa di quella collettiva, o di quella delle persone con cui siamo in relazione. Sono d’accordo, invece, sull’affermazione che ognuno di noi sperimenta questi tempi con modalità diverse, ciascuno risponde agli eventi interni ed esterni in modo del tutto personale, secondo le proprie risorse.

Lasciando da parte per un attimo il ‘nostro piccolo orticello’ ricordiamoci che siamo tutti collegati, che quello che ‘ti tocca’ si riflette anche su di me e viceversa. Tutti abbiamo influenze reciproche, se tu sei sereno io beneficio della tua serenità – ma se qualcuno con cui si vive a stretto contatto non lo è, viene immediatamente percepito. Spesso è difficile saper distinguere con chiarezza i nostri stati d’animo da quelli altrui, se poi esiste un legame di tipo affettivo tutto si mescola ancora di più. Molte anime sensibili poi, sperimentano intensamente emozioni e stati d’animo collettivi che viaggiano nell’etere, per cui senza motivo ‘apparente’ ci si sente tristi, stanchi, depressi, si può arrivare a piangere e a sentire il famoso ‘dolore cosmico’.  Tutti tendiamo a volerci sentire sereni, in molti stanno ricorrendo a medicine e psicofarmaci. Personalmente preferisco suggerirvi di ricorrere ad altri mezzi, magari meno immediati, ma che generano serenità aiutandovi anche a conoscervi e a crescere.

Fare spazio, trovare tempo ogni giorno da dedicarsi per immergersi nel silenzio. Il silenzio a molti può fare paura, ma è un alleato, ci permette di essere a contatto con la nostra parte più profonda, quella spirituale, e di entrare in ascolto per attingere nuove energie per affrontare il quotidiano. E questo, non solo in tempi di crisi. Immergersi nel silenzio e collegarsi… ciascuno a proprio modo. Per qualcuno può essere utile meditare se conosce come farlo, altri possono scegliere la preghiera profonda, sentita, fatta col cuore. I più dinamici possono fare lunghe passeggiate nella natura, lontano da tutto e da tutti, ma vicini a se stessi. O mille altri modi ancora… Siamo abituati a vivere all’esterno, ma la pace la troviamo solo se abbiamo il coraggio di entrare dentro e di andare in profondità.

Un altro suggerimento è quello di scegliere una disciplina per il benessere da praticare con piacere e con regolarità. Non pensate solo al corpo… i benefici devono essere ampi e favorire l’equilibrio di corpo-mente-spirito, ovvero la nostra totalità. Coltivate i vostri talenti, anche se vi sembra una perdita di tempo che non vi fa guadagnare i soldi per pagare le bollette. Abbiamo bisogno di esprimerci di più, anche se il nostro operato lo vediamo solo noi.

Se poi pensate di aver bisogno di sostegno per poter uscir fuori da un momento buio, scegliete chi possa offrirvi aiuto considerandovi globalmente come individui con delle risorse, e non mettendo l’accento solo sul sintomo di cui soffrite. Sostenere le persone con le tecniche che conosco per me è un onore e un privilegio. In ogni caso, l’aiuto più grande che ognuno può dare a se stesso, è quello di imparare a conoscersi, ad accettarsi e a rispettarsi. Vi suggerisco di fare attenzione a chi vi promette di conoscere una tecnica miracolosa in grado di cambiarvi la vita in un week-end o in poche sedute… solo il tempo, il vostro impegno costante, e una vita intera, forse basteranno. Se però, non avete tutta questa pazienza… e proprio volete cimentarvi, siete assolutamente liberi di farlo, e questo è il bello! Lavorare su di sé in autonomia porta grandi benefici, è l’esperienza più importante e il più bel regalo che possiate fare a voi stessi.

E poi accettare. Accettare che la vita è fatta di alti e bassi. Tutto questo fa parte del gioco.

Adriana

Pubblicato sotto Benessere

L’uso dei Sapori nella dietetica cinese



Con questo articolo esploriamo l’affascinante mondo della dietetica cinese, in cui il cibo viene considerato un vero e proprio ‘farmaco’ capace di curare e di interagire perfettamente col nostro organismo. La dietetica cinese considera gli alimenti in base alla loro natura, al sapore, agli effetti sull’organismo – a differenza della dietetica occidentale che considera le calorie, le proteine, i carboidrati, i grassi, gli oligoelementi, le vitamine ecc… buona lettura!

A cura del Dott. A. Bernini 

Fonte: www.benessere.com

L'uso dei sapori nella dietetica cinese

La dietetica Cinese studia i cibi non in base a criteri biochimici, ma considerandone le proprietà rilevabili dalla loro interazione con il nostro organismo.

Il primo impatto del cibo con i nostri sensi avviene certamente attraverso l’odore, quindi attraverso la forma e successivamente attraverso il sapore e la consistenza.
In particolare sapori e odori vengono considerati proprietà sottili ed energeticamente molto importanti di ogni cibo.

I sapori e la legge dei cinque movimenti

Seguendo le leggi della Medicina Tradizionale, i Cinesi hanno classificato anche le qualità dei cibi in base ai criteri di yin e yang e in base alla teoria confuciana dei cinque elementi (o movimenti).
I cinque elementi sono categorie che descrivono la dinamica trasformazione dell’energia dallo yin allo yang e dallo yang allo yin e in questo modo si prestano a descrivere i fenomeni del cosmo. Il Fuoco è considerato il massimo yang. L’Acqua è considerata il massimo yin. Il Legno necessita dell’Acqua per crescere e produce a sua volta il Fuoco, rappresenta quindi la trasformazione dello yin nello yang. Il Metallo invece rappresenta la condensazione dell’energia, l’evoluzione dallo yang allo yin. La Terra è il simbolo dell’equilibrio e della centralità, rappresenta i movimenti intermedi di equilibrio fra tutte le trasformazioni.

I sapori e gli odori possono essere associati ai cinque movimenti e questa classificazione permette di capire come i diversi cibi possano modificare gli equilibri energetici del nostro organismo e l’equilibrio fra il corpo e la natura.
Il sapore amaro è associato al movimento Fuoco. Il sapore piccante al Metallo, il salato all’Acqua, l’acido/aspro al Legno e il sapore dolce, il più equilibrato, alla Terra. A questi sapori si sono poi aggiunti, in base all’esperienza altri due: il sapore insipido, associato energeticamente al dolce e il sapore astringente, associato all’acido/aspro. 

Ognuno di questi sapori ha delle proprietà energetiche specifiche in base alle quali può anche essere classificato in yin e yang. Così dolce, insipido e piccante sono sapori ad azione yang (l’assunzione di cibi con questi sapori fa sudare o urinare e così fa espellere i liquidi verso l’esterno), mentre acido/aspro, astringente, salato e amaro sono ad azione yin (sono sapori che fanno trattenere i liquidi e li condensano, con un movimento verso l’interno e il basso).

Sapori e dietetica

In Occidente siamo abituati a sapori estremizzati. I sapori di riferimento nella classificazione della dietetica cinese sono invece molto tenui. Ad esempio, per dolce si intende il sapore del riso cotto; per salato si intende il sapore della castagna lessata. I sapori eccessivi sono dannosi proprio perché esercitano la loro azione energetica in modo troppo intenso, sono quindi da evitare in un’alimentazione equilibrata. Quando parliamo dei sapori inoltre dobbiamo avere presente che in ogni cibo si miscelano più sapori.

Uso equilibrato dei sapori significa scegliere di consumare i cibi che possono meglio armonizzarsi con la nostra situazione energetica e che così facendo possono aiutare anche il nostro corpo a trovare un equilibrio con le energie del cosmo.

Alcuni esempi: Alcune persone soffrono di gonfiori addominali dopo aver pasteggiato, specialmente in periodi stressanti o quando mangiano di fretta. Se poi si consumano cibi crudi o freddi o ci si espone subito al freddo, il sintomo peggiora. Secondo la medicina cinese si tratta di un ristagno dell’energia nel sistema digestivo associato eventualmente ad un’azione contraente del freddo. I sapori che possono aiutarci in questa situazione sono un piccante leggero, che muove l’energia bloccata e un po’ di dolce che armonizza e rilassa. Il tutto meglio se assunto caldo, per accentuare questi effetti.

the zenzero

Un rimedio che si consiglia è il tè di zenzero col miele, preparato facendo bollire in acqua per cinque minuti 2-3 fette di zenzero fresco o un cucchiaino di zenzero secco e aggiungendo alla fine un cucchiaino di miele.
Allo stesso modo, in inverno, per scacciare il freddo che tende ad annidarsi nel nostro organismo, è utile consumare alimenti di natura tiepida e di sapore piccante che riscaldandoci e spingendo la nostra energia verso l’esterno, creano un’azione protettiva contro l’invasione del freddo. Anche nella nostra tradizione è la stagione dei brasati e dei salmì, magari accompagnati da un po’ di buon vino (caldo e di sapore piccante secondo la dietetica cinese).
Quando invece desideriamo un’alimentazione disintossicante e drenante, dovremo utilizzare il sapore insipido e l’amaro. Il primo esercita un’efficace azione diuretica e il secondo favorisce l’evacuazione e per questa via elimina le tossine. Cibi di sapore insipido sono ad esempio zucca, piselli, cavolo cinese, carpa e sogliola. carciofi
Di sapore amaro sono molte erbe (cicoria, bardana, verbena, ruta, luppolo, ecc.), il carciofo, l’asparago, la rapa, il tè, la scorza degli agrumi, tutti alimenti le cui virtù disintossicanti sono ben note anche alla nostra cultura.

Anche il sapore piccante aiuta a disintossicarsi, attraverso l’azione diaforetica: anche col sudore infatti possiamo eliminare le tossine dall’organismo, proprio come si ottiene con l’uso della sauna. L’azione disintossicante attribuita alla birra può essere ricondotta proprio al suo sapore amaro e piccante.

Un’ultima annotazione. Per sfruttare al meglio l’azione dei sapori del cibo è necessario percepirli appieno e lasciare così che interagiscano completamente con le energie del nostro corpo. Per ottenere ciò è di fondamentale importanza sapere assaporare i cibi. Masticare a lungo e mangiare lentamente sono i modi migliori per fare sprigionare anche dal piatto più semplice tutti gli aromi, ottenendone il massimo beneficio.

 

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"Nulla andrà perduto, né la curva di un tramonto, 
né la piega di un sorriso."

Alessandro Baricco

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